I passaggi chiave dello switch-off televisivo
Transizione in due passaggi
A breve lo switch-off della codifica MPEG2 a favore della più efficiente MPEG4 causerà il mancato funzionamento dei TV non HD Ready.
Va subito chiarito, che quasi tutte le TV HD Ready (comprese tutte le Full HD e le 4K) in circolazione sono già compatibili con la codifica MPEG4 e che i TV che vedranno solo schermate nere dopo lo switch-off dell’MPEG2, sono quelli più vecchi e forse le primissime HD Ready, con decoder integrato SD.
Come sapere se il proprio televisore è pronto a sopportare lo spegnimento dell’MPEG2 o se è troppo obsoleto?
A parte spulciare nelle schede tecniche, è sufficiente fare una prova e posizionarsi su un canale HD: se il televisore (o il decoder) riescono a visualizzarlo correttamente è già pronto al passaggio. In caso contrario bisognerà programmare l’acquisto di un nuovo televisore o di un decoder.
E’ importante sottolineare che avverranno due passaggi chiave, il primo è appunto quello all’MPEG4, mentre il secondo riguarda quello al DVB-T2. Questi due passaggi, non seguiranno scadenze differenziate per aree ma avverranno nello stesso momento a livello nazionale, con tutte le complicazioni connesse dal punto di vista logistico e commerciale.
Facciamo chiarezza riguardo alle scadenze
Purtroppo, riguardo a questo argomento, nelle ultime settimane, stiamo assistendo ad una errata campagna informativa che riguarda la stampa nazionale.
Come già accennato, le date chiave dello swtich-off sono due: il 1 settembre 2021, data in cui tutte le trasmissioni nazionali passeranno all’unisono e su tutto il territorio in codifica MPEG-4. Dal 21 al 30 giugno 2022, tutte le trasmissioni digitali terrestri verranno diffuse nello standard DVB-T2, sempre con un processo unico a livello nazionale.
In pratica, cosa succederà il 1 settembre 2021?
Il 1 settembre 2021 tutti i multiplex nazionali (tutte le emittenti dei canali nazionali) passeranno in codifica MPEG-4 (o più propriamente AVC). Questo passaggio renderà obsoleti tutti i TV e i decoder non HD, cioè quelli che oggi non sono in grado di sintonizzare, per esempio, il 501 di Rai HD. Il passaggio del 1 settembre riguarderà la codifica e l’emissione di tutti i canali nazionali per tutto il territorio italiano.
Le sole emittenti locali potrebbero decidere di aspettare a codificare in MPEG4 solo nel momento dello spostamento delle frequenze per la propria zona di emissione.
E cosa succederà dal 21 al 30 giugno 2022?
Nell’ultima decade di giugno 2022 ci sarà, sempre a livello nazionale, il passaggio alle trasmissioni DVB-T2. Questo passaggio manderà “a nero” un numero molto alto di TV e decoder (si parla di almeno 15-20 milioni di apparecchi in Italia, solo nelle prime case).